Vitto e Alloggio

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Se il lavoratore domestico fruisce di vitto e alloggio presso il datore di lavoro, il relativo valore convenzionale (o anche di uno solo di essi, nel caso in cui si riceva una sola prestazione in natura) deve essere aggiunto alla base oraria, sempre ed esclusivamente ai fini di determinare l'importo del contributo da versare. In termini pratici, si deve moltiplicare il valore convenzionale giornaliero di vitto e alloggio per il numero delle giornate in cui il lavoratore ha ricevuto le prestazioni in natura nel corso del mese, e si ottiene così il valore complessivo mensile. Dividendo il risultato per il numero delle ore retribuite nello stesso mese si ottiene la quota da aggiungere alla paga oraria.

 
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