Badante, identikit della "parente" tuttofare

Nella maggior parte dei casi hanno il ruolo di amministratici della vita domestica. Si districano bene tra bollette e acquisti alimentari.
Hanno però difficoltà con banche, mutui e assicurazioni ed hanno un rapporto conflittuale con i servizi al cittadino della pubblica amministrazione. Eppure vengono "assunte" anche per aiutare gli anziani e "schivare" le truffe

di LIVIA ERMINI

 

 

ROMA - Se non ci fossero bisognerebbe inventarle. Il ruolo delle badanti, in una società che invecchia come la nostra, in cui le famiglie sono "travolte" dal lavoro e dagli impegni, è ormai indispensabile. A loro sono affidati la maggior parte dei nostri anziani. Quando un anziano finisce in ospedale sono loro a fare l'assistenza: lavano, imboccano, pensano al cambio e trascorrono il tempo in compagnia del malato, spesso al posto di figli e nipoti.  A casa, si occupano di tutto: dalla spesa, alle pulizie alla gestione dei conti e delle bollette.

 
L'Identikit. Ma qual è l'identikit "anagrafico"della badante di oggi? E soprattutto come è cambiato il suo ruolo? Le collaboratrici domestiche sono soprattutto donne, sposate, sotto i 45 anni, con un buon livello di scolarità e provenienti dall'Europa dell'est (Romania, Ucraina, Polonia, ma anche dalle Filippine). A tracciarlo è l'indagine conoscitiva su gli stranieri che lavorano in Italia come colf e badanti presentata da Adiconsum 1 e Movimento Difesa del Cittadino 2. Spesso possiedono un diploma di scuola superiore (37,6%), il 7 % ha anche una laurea e sono in media più istruite dei colleghi maschi. Meno numerosi e con diverse mansioni, gli uomini, che svolgono per lo più attività di autisti, accompagnatori e operai tuttofare.

I numeri. Sono aumentati esponenzialmente negli ultimi dieci anni, quasi del 50%. Dal 2001 nal 2011, si è passati da 1 milione 83 mila a 1 milione 554 mila (dati
Censis 3) mentre sono 2 milioni e mezzo circa le famiglie italiane che nel 2010 sono ricorse ai servizi di collaboratori domestici. Ma oltre al  numero è cambiato anche il ruolo delle colf- aiutanti. L'indagine delle due associazioni, che chiude l'iniziativa "Badanti informate Famiglie protette" finanziata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, rileva innanzitutto la tendenza verso un'evoluzione dell'impiego (con bambini, handicappati, malati cronici) e della professionalità. Non offrono solo un generico sostegno nel districarsi negli aspetti pratici della quotidianità, ma sempre più vengono considerate delle "sentinelle" che fanno da  baluardo contro truffe e raggiri. Per questo è necessaria una continua preparazione di fronte a opportunità  e possibili tranelli che si nascondo dietro l'angolo.
 

Abili nell'uso delle nuove tecnologie.
Le assistenti familiari, come suggeriscono di chiamarle gli addetti ai lavori, navigano in Internet, usano la posta elettronica e spinte dalla necessità di comunicare con le famiglie lontane si servono anche di Skype, ma soprattutto dei servizi finanziari come conti correnti on-line e tranfer money. Proprio per questo sempre più spesso vengono loro affidati anche la supervisione e la gestione delle spese e del patrimonio degli assistiti. Sono loro che si occupano di fare da filtro contro le assillanti aggressioni di venditori di servizi telefonici e contratti per fornitura di gas ed energia elettrica. Secondo la ricerca infatti un buon 35,7% risponde di essere abbastanza preparata nel districarsi nella giungla delle offerte dei gestori.

Il duello con la burocrazia. La gestione della casa rimane il terreno su cui si sentono più sicure e preparate: il 51,5% è in grado di leggere le etichette alimentari mentre il 45,9%  sa leggere e controllare una bolletta  di gas, acqua, luce, telefono. Poco si sa dei diritti di cui gode il cittadino che si rivolge agli sportelli della Pubblica Amministrazione, quasi il 50% si dice ignorante in tal senso, mentre un po' più informato si dichiara il 25%. Le difficoltà sorgono quando si viene a contatto con banche, assicurazioni  e mutui. Affittare o comprare casa può essere un problema. Complice la cattiva conoscenza della lingua e della normativa c'è il rischio di farsi raggirare.
Secondo i dati dell'indagine, infatti, il 72,8% si sente poco o per niente competente sulle procedure di recesso di un contratto di acquisto. Il 78,4% è poco informato anche su come scegliere il conto corrente bancario più conveniente, l'85% è in crisi se deve scegliere un mutuo o un finanziamento. Quasi l'80% dichiara, inoltre, di non saper scegliere l'assicurazione meno cara.
 

Lo spettro "lavoro nero".
Nonostante la figura della badante sia ormai insostituibile, il baratro del lavoro nero è sempre ad un passo da queste lavoratrici. L'allarme è del Presidente del Movimento Difesa del Cittadino Antonio Longo: "l'ultima Manovra finanziaria prevede tagli per le detrazioni fiscali di quanti si avvalgono delle collaboratrici. Tagli che saranno operativi del 2013-2014 e che rischiano di far precipitare nel sommerso e nella clandestinità molte lavoratrici". Piuttosto che rinunciare all'aiuto di queste professioniste, infatti, molte famiglie potrebbero non metterle più in regola.

Tra meraviglia e opportunità. "Da noi le persone anziane non arrivano fino a questa età, a 70 anni si è già vecchi. Si muore prima, per malattia, soprattutto per infarto e malattie coronariche. Qui la vita media è molto più lunga, probabilmente a causa dell'alimentazione sana e della prevenzione medica. "E' la testimonianza di Maria che in Romania ha lasciato un figlio e vive in Italia con gli altri due e il marito. La vecchiaia ha un altro sapore al di là dei Carpazi. "Noi siamo abituate ad accudire gli anziani - sospira Agnieszka - nel mio paese l'anziano non si lascia da solo senza farsi quasi mai vedere. La famiglia se ne prende cura e non li affida ad altri. Per me la mia signora è come una mamma, io le voglio bene". Casi limite? Meno rari di quanto si pensi. Casi che, se connotano una società in cui il dictat è la produttività e in cui se appena fuori dal mercato lavorativo ti "rottamano", fanno anche la fortuna di queste lavoratrici di cui ormai non possiamo fare a meno.
   

 
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